martedì 28 agosto 2007

Tempi duri anche per i lavavetri



Una decisione che fara' discutere quella della giunta "rossa" alla guida del Comune di Firenze.

A seguito delle numerose proteste per casi di molestia agli automobilisti, infatti, i lavavetri del capoluogo toscano possono essere denunciati. Sul momento, si procedera' al sequestro degli attrezzi di lavoro, successivamente, in sede giudiziale, alla pena pecuniaria, finoa a 206 euro, si potra' aggiungere anche l'arresto e la condanna fino a 3 mesi di carcere.

venerdì 10 agosto 2007

Addio Autovelox: ormai, e' arrivato il SICVE


Mi direte: non e' una novita'! Il SICVE (Sistema Informativo per il Controllo della VElocita') e' utilizzato da tantissimi mesi.
E sarei anche d'accordo con voi, se non fosse che il summenzionato apparecchio era stato introdotto nella rete autostradale italiana allo scopo di controllare non tanto la velocita' "istantanea" di un autoveicolo (come fanno gli autovelox), ma per controllare che, su tratti piuttosto lunghi (dai 10 ai 25 km almeno) non si fossero tenute velocita' medie fuori dai limiti consentiti.
Pertanto se su un tratto autostradale di 20 km si fosse reso necessario effettuare un sorpasso diciamo a 150Km/h per ragioni di sicurezza (ad esempio perche' tallonati da presso da un mezzo piu' veloce), il SICVE non avrebbe riscontrato irregolarita' purche' la velocita' MEDIA nel tratto di strada fosse stata comunque inferiore ai limiti previsti dalla legge.
Di recente, lo strumento ha cambiato destinazione d'uso: sulla Via del Mare, che collega Roma con la costa Laziale, e' stata installata una coppia di ricevitori dal km. 15,520 al km. 17,200... cioe' a solo un 1680 metri uno d'all'altro e... le multe sono arrivate a pioggia!
Circa duemila veicoli al giorno, secondo quanto dichiarato dalla Polizia Stradale, superano il limite di velocita' consentito (70 Km/h) incappando quindi nelle pesanti sanzioni di legge.
E attenzione: SICVE ci "vede" e bene anche di notte!
Per gli automobilisti romani le cattive notizie non finiscono qui: nello stesso tratto di strada, al kilometro 14,400 e' stato da tempo installato un "sorpassometro" che in un anno ha complito oltre 1100 autoveicoli, con oltre 4000 punti decurtati. Visto l'enorme successo, ne metteranno un altro al kilometro 16,700.
Poveri noi!

giovedì 9 agosto 2007

Chi beve non guida, chi guida non beve

Partira' domani, con l'invio di tre milioni e mezzo di sms sui cellulari dei giovani italiani tra i 18 e i 35 anni, la campagna per la sicurezza stradale "La vita non e' un optional", promossa dal ministero per le politiche giovanili, dal ministero dell'interno e dalla fondazione Ania per la sicurezza stradale (in collaborazione con i firmatari del codice etico di autoregolazione per la sicurezza stradale).


L'obiettivo dell'iniziativa e' la sensibilizzazione dei giovani italiani sul tema della sicurezza stradale, promuovendo la figura del "guidatore designato", ovvero chi, nel gruppo di amici, si assume la responsabilita' di non bere per poter guidare l'auto e portare tutti a casa in sicurezza.

Una figura, quella del guidatore designato, gia' inserita nel codice etico di autoregolazione per la sicurezza stradale promosso nello scorso mese di marzo dai ministeri per le politiche giovanili e dell'Interno e condiviso dalle associazioni che operano nel settore della vendita di bevande alcoliche e dell'industria dell'intrattenimento.


La campagna "La vita non e' un optional" partira' con l'invio, a partire da domani, alcuni milioni di sms tematici sui cellulari dei giovani italiani tra i 18 e i 35 anni. La prima serie di invii, grazie alla collaborazione dei gestori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia , raggiungera' oltre tre milioni e mezzo di giovani, una quota che al termine della campagna, nella prima settimana di novembre, tocchera' i 10 milioni di destinatari.

"Chi beve non guida, chi guida non beve", sara' questo lo slogan contenuto negli sms.

mercoledì 8 agosto 2007

Il Cid non ha alcun valore!



Notizia da leggere attentamente...




Le assicurazioni non sono tenute a riconoscere il valore di prova piena ai moduli del Cid (constatazione amichevole del sinistro), sottoscritti anche in maniera incompleta dagli automobilisti coinvolti in un incidente stradale e non coincidenti con altre dichiarazioni contenute nel fascicolo del sinistro.




Lo sottolinea la Cassazione - sentenza 17160 della Terza civile - confermando un recente orientamento giurisprudenziale in materia di risarcimento del danno. La Suprema Corte - respingendo il ricorso di un guidatore contro la 'Zurigo Assicurazioni' - afferma che "la dichiarazione confessoria, contenuta nel modulo di constatazione amichevole del sinistro (Cid), resa dal responsabile del danno, proprietario del veicolo assicurato, non ha valore di prova piena ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice".


Nel caso esaminato un automobilista milanese protestava contro la decisione con la quale la Corte di Appello di Milano - nel 2002 - gli aveva riconosciuto il diritto a vedersi liquidata solo la meta' dei danni riportati dalla sua auto in un incidente.


I giudici rilevavano che il Cid era incompleto e che la "funzione accertativa del modulo di constatazione si poneva in assoluto contrasto con il contesto delle uniche dichiarazioni rinvenibili in atti provenienti dai protagonisti del sinistro".


La Suprema Corte ha confermato che il Cid non puo' essere considerato una prova inoppugnabile della dinamica degli incidenti.

mercoledì 1 agosto 2007

Milano, discoteca gratis a chi guida sobrio


Si moltiplicano le iniziative per affrontare il problema delle stragi del sabato sera.

A partire da questo sabato infatti il comune di Milano comincerà da un lato la sperimentazione di controlli con etilometro su tutti gli incidenti stradali (circa 100 al giorno) che avvengono sul territorio e, al tempo stesso, darà il via a una campagna di sensibilizzazione con l'istallazione di gazebo fuori dalle principali discoteche: qui i volontari premieranno subito i guidatori risultati sobri all'esame dell'etilometro con "pass" per l'ingresso gratuito nelle discoteche.
"La salute dei nostri ragazzi e dei cittadini - ha detto il sindaco Letizia Moratti - non ci può lasciare indifferenti: l'alcool causa troppi incidenti, spesso con conseguenze drammatiche, talvolta mortali".
I primi locali ad essere interessati dalla campagna saranno l'Old Fashion Cafè e il Karma, ma - ricorda Rudy Citterio, presidente del Sindacato italiano locali da ballo - "i principali locali di Milano sono già attrezzati con etilometri, e quello della guida sicura dei nostri ragazzi è una responsabilità che anche noi sentiamo fortemente, e per questo aderiamo volentieri alla campagna promossa dal Comune".
"Si tratta di una prima sperimentazione - ha spiegato il sindaco - resa possibile proprio grazie alla collaborazione dei gestori dei locali, che condividono la scelta d'intensificare i controlli a fronte di un segnale forte e positivo per i ragazzi che scelgono comportamenti responsabili, che non mettono in pericolo la vita loro e di altri innocenti. Anche sulla base dei risultati che raccoglieremo nel prossimo mese, vogliamo proseguire e intensificare questa sperimentazione nel mese di settembre".