venerdì 10 agosto 2007

Addio Autovelox: ormai, e' arrivato il SICVE


Mi direte: non e' una novita'! Il SICVE (Sistema Informativo per il Controllo della VElocita') e' utilizzato da tantissimi mesi.
E sarei anche d'accordo con voi, se non fosse che il summenzionato apparecchio era stato introdotto nella rete autostradale italiana allo scopo di controllare non tanto la velocita' "istantanea" di un autoveicolo (come fanno gli autovelox), ma per controllare che, su tratti piuttosto lunghi (dai 10 ai 25 km almeno) non si fossero tenute velocita' medie fuori dai limiti consentiti.
Pertanto se su un tratto autostradale di 20 km si fosse reso necessario effettuare un sorpasso diciamo a 150Km/h per ragioni di sicurezza (ad esempio perche' tallonati da presso da un mezzo piu' veloce), il SICVE non avrebbe riscontrato irregolarita' purche' la velocita' MEDIA nel tratto di strada fosse stata comunque inferiore ai limiti previsti dalla legge.
Di recente, lo strumento ha cambiato destinazione d'uso: sulla Via del Mare, che collega Roma con la costa Laziale, e' stata installata una coppia di ricevitori dal km. 15,520 al km. 17,200... cioe' a solo un 1680 metri uno d'all'altro e... le multe sono arrivate a pioggia!
Circa duemila veicoli al giorno, secondo quanto dichiarato dalla Polizia Stradale, superano il limite di velocita' consentito (70 Km/h) incappando quindi nelle pesanti sanzioni di legge.
E attenzione: SICVE ci "vede" e bene anche di notte!
Per gli automobilisti romani le cattive notizie non finiscono qui: nello stesso tratto di strada, al kilometro 14,400 e' stato da tempo installato un "sorpassometro" che in un anno ha complito oltre 1100 autoveicoli, con oltre 4000 punti decurtati. Visto l'enorme successo, ne metteranno un altro al kilometro 16,700.
Poveri noi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

per questi tipi di misuratori di velocità vedete il post collegato a www.autoveloxko.it e con titolo "I tutor istigano a correre"